L’assenza

ci sono giorni, mesi e anni
che frettainfretta, e senza danni
passano innanzi in un bel tepore
che della vagina porta l’odore..
chiamami Dott. Signor ingegnere
della mia vita io son giardiniere
curo il balcone, il cane e la moto
il battiscopa, riempio il vuoto
vuoto, vuotino, deserto, assenza
sprimaccia il cuscino dell’apparenza
rimbocca le maniche all’illusione
ti servo l’invidia per colazione
poi la domenica è dottoressa
della sveltina è la poetessa
lavo la macchina il cane e la moto
risparmio il fiato per spegnere il fuoco
fuoco, fuochino ma dove sono
sono sparito e non mi trovo
sono svanito come d’incanto
e non mi manco nemmeno tanto
vuoto, vuotino, deserto, assenza
sprimaccia il cuscino dell’appartenenza
volevo cambiare il mondo, signore
ma ora proprio non posso
cambio televisore